Primo Lavoro

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come trovare il primo lavoro

Consigli su come trovare il primo lavoro

Come trovare il primo lavoro è purtroppo diventato un argomento su cui tutti parlano, in cui tutti hanno torto ed allo stesso tempo ragione facendo diventare una questione drammatica una pseudo barzelletta.

Quando parlo con chi è alla ricerca del primo lavoro mi racconta inevitabilmente la stessa cosa: "mi chiedono esperienze pregresse, ma se ho appena terminato gli studi che esperienze si aspettano da me?". Insomma sembra un dilemma come "è nato prima l'uovo o la gallina?". Qui su trova-lavoro.info vorrei dare qualche indicazione pratica e sfatare una serie di falsi miti che spesso diventano alibi per giustificare un fallimento neppure abbozzato.

Si ottiene il primo lavoro anche senza esperienza

Una riflessione terra terra: tutti, ma proprio tutti quelli che hanno un impiego hanno avuto una prima giornata del loro primo lavoro. Nessuno nasce esperto.

Quindi per trovare il primo lavoro non serve l'esperienza. Questa è una verità assoluta ed incontestabile, vale per tutti quelli che lavorano, nessuno escluso.

Ora qualcuno mi scriverà dicendomi che non è vero, perchè ai numerosi colloqui che hanno sostenuto sono sempre stati liquidati con "lei non ha le esperienze minime richieste". Non lo metto in dubbio, però vorrei porre l'accento su due aspetti:

  1. avete risposto ad una offerta di lavoro in cui era espressamente richiesta una esperienza minima, o in cui erano evidenziate responsabilità complesse?
  2. sia che abbiate risposto si oppure no alla domanda precedente, vi siete chiesti (o avete chiesto al selezionatore) perchè, visto che nel curriculum era ben chiaro come non ci fossero esperienze significative, siete stati convocati per il colloquio?

Vi do le risposte che ho sempre fornito io: se una posizione ha caratteristiche di complessità e di valore significativi nessuno sano di mente la fa ricoprire a chi non ha nessuna esperienza, e sinceramente, mi sorprende che ci sia chi si candida per queste posizioni.

In alcuni casi però mi è capitato di convocare al colloquio ragazzi senza alcuna esperienza. Non è rilevante in questa parte fare riferimento a posizioni in cui si cercavano neo laureati o neo diplomati tecnici, qui parlo di posizioni in cui l'azienda mandante aveva richiesto 2 o 3 anni di esperienza. Beh, ho chiamato (e so per certo che lo fanno molti illuminati colleghi) perchè cercavo o speravo una conferma su un potenziale che intuivo dal curriculum o dalla lettera di accompagnamento.

Può sembrare una scommessa (e di fatto lo è), però vale la pena a volte di credere che una persona si in grado di fare cose in modo eccellente anche se non esiste alcun riscontro. Come ottenere questo? Scrivendo una lettera di accompagnamento perfetta unita ad un curriculum impeccabile.

Studi eccellenti sono la chiave per aprire le porte al vostro primo lavoro

E' una prassi poco conosciuta ma è ancora utilizzata: richiedere ad università e scuole secondarie prevalentemente tecniche, l'elenco dei neo laureati o dei neo diplomati.

Questo canale apre direttamente le porte del vostro primo lavoro. Anni fa, direi prima della riforma dell'ordinamento universitario, era una prassi più usata, specialmente per gli istituti tecnici. Ora è molto più complicato perchè la percentuale di diplomati che si iscrive e frequenta l'università è altissima e, salvo casi rarissimi, è difficile che un Perito Meccanico diplomato con il massimo dei voti, che ha superato i test di ingresso per Ingegneria, decida di lasciare o mettere in stand by il percorso accademico. Quindi i selezionatori ricorrono sempre meno a questo strumento (io di solito chiedo gli ultimi tre anni....). Lo stesso è per i corsi universitari con il nuovo ordinamento, una percentuale altissima di quelli molto bravi fa anche la magistrale/specialistica.

Comunque chiudere un ciclo di studi con una votazione eccellente, magari in un istituto con una ottima reputazione vi apre le porte per entrare nel mondo del lavoro.

Stage e tirocinio sono un viatico per il primo impiego effettivo o sono una forma di sfruttamento legalizzata?

Dipende come in tutte le cose dai diversi soggetti. In linea di massima dico che proposte di stage (il tirocinio ha un suo consolidamento all'interno di certe professioni...) sono da accettare di buon grado. E' un modo per entrare e, in molti casi rappresenta il primo lavoro in termini di compiti e di responsabilità, anche se non come retribuzione, e, a quel punto spetta a voi giocarvi tutte le carte nel modo migliore. Ci sta che certe aziende siano al ventesimo stagista consecutivo, ma sono una rarità. Vale il principio che nessun imprenditore valido lascia andar via un vero talento, specie agli inizi della carriera: quando il costo è ridotto.

Non esiste una guida passo passo credibile per la gestione vincente dell'esperienza di stage: diverse le aziende, i tutor, le persone, i tempi. Io suggerisco sempre nel

primo lavoro: osservare, ascoltare, comprendere e quindi fare.

Non ci sono alternative.

Proporsi per un primo impiego in modo efficace

Ribadisco quando scritto nella pagina principale di questa sezione: non è importante quello che si vuole, si desidera o piacerebbe fare. Davvero, ciò che conta è quello che ragionevolmente il vostro interlocutore valuta come possibile per voi con il minimo di rischi.

Quindi è necessario una autovalutazione approfondita, che per i neo titolati è un poco più complessa. Occorre capire, chiedendo e ricercando se serve, quanto quello che avete studiato abbia conseguenze concrete nel mondo del lavoro. Estendete l'analisi anche alle scuole superiori, e se necessario rivedetevi gli appunti. Qui devo dire che è evidente come una formazione tecnica dia possibilità in più rispetto ad una formazione scientifica o umanistica, ma tutti ne sono consapevoli.

Come bisogna essere consapevoli dei propri limiti: se sei ragioniere e laureato in Economia aziendale non puoi davvero pensare di entrare in azienda come direttore amministrativo, e nemmeno come capo contabile. Accetta di iniziare dalla base e poi datti da fare.

Cito un caso illuminante: un ragazzo si diploma ragioniere con il massimo dei voti, si iscrive ad economia e commercio ma intanto viene convocato da un istituto bancario e gli viene offerto un primo impiego a sportello cassa. Ringrazia e inizia l'università, si laurea con 110 e lode nei tempi canonici e viene assunto dallo stesso istituto di 5 anni prima. Ed inizia facendo per un anno lo stesso identico lavoro che gli era stato proposto come ragioniere. Poi ha fatto una brillante carriera, ma se avesse detto dopo la laurea una roba tipo "Eh, no, mi fate fare le stesse cose che mi avete proposto da neo ragioniere, non mi sono laureato con lode per fare il ragioniere" sicuramente non avrebbe ottenuto il primo lavoro. Pensateci.

Una volta che avrete le idee ben chiare, potete iniziare a mandare/portare il curriculum come chiunque altro.


Link utili.Per chi vuole c'è la possibilità di seguire questo percorso sperimentale linkato sul sito di ISFOL che si chiama Genius Job: non è perfetto e non va preso come le tavole della legge, ma è uno dei migliori strumenti per un orientamento di base disponibilii.

 

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